Perché sempre più pazienti, anche con osso, scelgono la tecnica Galileus e rifiutano l’All-on-4 e l’All-on-6
L’implantologia moderna sta vivendo una rivoluzione silenziosa. Sempre più pazienti iniziano a rendersi conto delle differenze tra le tecniche tradizionali e le soluzioni realmente su misura.
Per anni, la convinzione diffusa è stata che solo i pazienti con grave atrofia ossea dovessero cercare soluzioni alternative all’All-on-4 e all’All-on-6. Ma oggi la realtà è un’altra: anche chi ha ancora osso naturale nella mascella superiore sceglie la tecnica Galileus Cerclage Sinus®, evitando soluzioni preconfezionate che impongono limiti funzionali ed estetici.
E la domanda da porsi è semplice: perché?
L’illusione dell’All-on-4 e dell’All-on-6: una protesi senza profondità masticatoria
Quando un paziente si sottopone a una riabilitazione implantare, il suo obiettivo non è solo avere denti fissi, ma recuperare una masticazione completa e naturale, senza compromessi estetici. Tuttavia, le tecniche All-on-4 e All-on-6, anche nei pazienti con osso disponibile, non prevedono l’inserimento di impianti nelle zone posteriori della mascella.
Cosa significa questo, in termini pratici?
🔴 Masticazione limitata: il paziente riceve una protesi che si estende solo da canino a canino o poco oltre, lasciando scoperta l’area molare, che è la zona in cui si genera la maggiore forza masticatoria.
🔴 Squilibrio occlusale: la pressione masticatoria è mal distribuita, sovraccaricando gli impianti frontali con un aumento del rischio di fratture e fallimento implantare.
🔴 Protesi con finta gengiva: per compensare la mancanza di impianti posteriori, viene realizzata una protesi con una porzione di finta gengiva rosa. Un dettaglio che può sembrare secondario, ma che cambia completamente l’estetica e la percezione del sorriso.
🔴 Materiali di bassa durata: le protesi utilizzate con queste tecniche sono spesso realizzate in composito, un materiale che si consuma, si scolora e si ingiallisce nel giro di pochi anni. Questo significa che ogni 4-5 anni il paziente deve sostituire l’intera struttura, affrontando nuove spese.
Ma allora, se il paziente ha abbastanza osso, perché non inserire più impianti per avere una protesi completa, stabile e senza compromessi? La risposta è scomoda: non conviene alle aziende né ai dentisti.
Il problema delle tecniche preconfezionate: il paziente si adatta alla tecnica, invece che il contrario
Negli ultimi anni, l’implantologia è diventata un business industrializzato. Sempre più dentisti si affidano a tecniche già pronte, proposte dalle grandi aziende del settore, che semplificano il lavoro del medico, ma non garantiscono il miglior risultato per il paziente.
🔴 I protocolli standardizzati impongono di posizionare gli impianti solo nelle zone anteriori, perché è più semplice e veloce. Anche quando il paziente ha osso disponibile per una soluzione più avanzata, il medico non modifica il protocollo.
🔴 Meno impianti = costi più bassi per la clinica. Inserire solo 4 o 6 impianti significa risparmiare tempo e denaro nella fase chirurgica. Ma questo non significa far risparmiare il paziente, perché spesso i costi finali restano invariati.
🔴 Le aziende vendono pacchetti, non soluzioni su misura. L’All-on-4 e l’All-on-6 sono pacchetti preconfezionati, con materiali e protocolli standard, senza considerare le reali esigenze di chi dovrà portare quei denti per tutta la vita.
E chi paga il prezzo di tutto questo? Il paziente.
La rivoluzione della tecnica Galileus: una protesi che nasce dalla tua gengiva, non da un pacchetto preconfezionato
La tecnica Galileus Cerclage Sinus® rappresenta la scelta di chi non vuole compromessi. Non è una soluzione solo per i pazienti con atrofia ossea avanzata, ma anche per chi ha ancora osso e non vuole essere limitato da protocolli rigidi e obsoleti.
🔵 Masticazione completa e naturale: grazie all’inserimento di impianti anche nelle zone posteriori, il paziente recupera una masticazione esattamente come se avesse i suoi denti naturali.
🔵 Distribuzione equilibrata del carico: nessun impianto viene sovraccaricato, riducendo drasticamente il rischio di fallimento e garantendo una durata potenzialmente a vita.
🔵 Protesi senza finta gengiva: il sorriso non è costruito con una base artificiale rosa, ma nasce in modo armonico e naturale, seguendo l’anatomia gengivale del paziente.
🔵 Materiali di altissima qualità: la protesi definitiva viene realizzata in zirconio-ceramica, il materiale più resistente ed esteticamente simile ai denti naturali. Nessun ingiallimento, nessuna usura dopo pochi anni.
Conclusione: scegliere oggi per non dover rifare tutto domani
Sempre più pazienti stanno aprendo gli occhi e comprendendo che la vera domanda non è “quanto costa?”, ma “cosa mi porterò addosso per i prossimi 20 anni della mia vita?”.
Scegliere la tecnica Galileus Cerclage Sinus® significa:
✔ Dire addio alla finta gengiva e ai denti in composito
✔ Avere un’estetica perfetta e una masticazione naturale, come con i denti veri
✔ Non doversi preoccupare di cambiare la protesi ogni pochi anni
✔ Avere una soluzione definitiva, senza il rischio di dover rifare tutto se un impianto fallisce
Chi prova a spiegarti che l’All-on-4 e l’All-on-6 sono la migliore soluzione possibile probabilmente sta pensando alla sua comodità, non alla tua qualità di vita.
Per questo anche chi ha osso sceglie sempre più spesso la tecnica Galileus: perché non accetta più compromessi, né limiti imposti da protocolli obsoleti.
Se devi affrontare un intervento di implantologia, chiediti: voglio una soluzione per tutta la vita, o qualcosa che dovrò rifare tra pochi anni?